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LE VETRATE > Informazioni - le vetrate artistiche "Dalle
de Verre" realizzate da Novamosaici
Fratelli Toniutti - VETRATE E MOSAICI D'ARTE DAL
1955 A MILANO
VETRATE ARTISTICHE
IN MASSELLO DI VETRO DI GRANDE SPESSORE - "DALLE
DE VERRE"
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I VETRI DALLES
- UN PO' DI STORIA
"Dalle de Verre" (plurale "Dalles de Verre"
- pronuncia "dal de ver") è un termine
francese che significa lastra (o piastra) di vetro. Le
Dalles si ottengono versando il vetro fuso entro stampi
rettangolari e lasciandolo raffreddare lentamente; vengono
prodotte in varie dimensioni e con diversi spessori.
Una Dalle standard misura 20 x 30 cm (8" x 12"),
è spessa 2,5 cm (1") e il suo peso è
di circa 4 kg. Ogni produttore di Dalles è in grado
di offrire una vastissima gamma di colori, trasparenti,
ripetibili.
"Dalle de Verre" è anche il nome della
tecnica che, utilizzando questo tipo particolare di vetro,
consente di realizzare vetrate decorative chiamate, appunto,
vetrate Dalles. Introdotta dal Maestro vetraio francese
Jean Gaudin, fece la sua prima comparsa nel 1927 e si
sviluppò in concomitanza col diffondersi dell'impiego
del cemento armato nella realizzazione di nuovi edifici
pubblici e residenziali e di luoghi di culto.
Vincendo le resistenze e i pregiudizi dei suoi detrattori,
questa tecnica giocò poi anche un ruolo essenziale
nella ricostruzione di opere architettoniche esistenti.
Vennero così realizzati alcuni capolavori come
la grande vetrata di Fernand Léger per la Chiesa
del Sacro Cuore di Audincourt del 1951.
Alcuni Maestri vetrai e artisti passarono subito dalla
tecnica della legatura a piombo a questa nuova tecnica;
altri le usarono entrambe come, ad esempio, Gabriel Loire
che introdusse la tecnica Dalle negli Stati Uniti nel
1955 realizzando alcune vetrate per la Prima Chiesa Presbiteriana
di Stamford, Connecticut. La sua "Torre dei Fanciulli"
nel Museo Giapponese di Hakone avvolge i visitatori nella
sua grande spirale che evoca il poetico mondo dell'infanzia.
Similarmente, Alfred Manessier impiegò la tecnica
della legatura a piombo per la Cattedrale di Friburgo
(1976) e la tecnica Dalle nella Chiesa di Alby-sur-Cheran
(1978).
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vetri Dalles
gamma di colori
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Fernand Léger
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Gabriel Loire
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Alfred Manessier
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bozzetto
cartone
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LA TECNICA
E LE MODALITA' DI ESECUZIONE
La tecnica Dalle de Verre può essere considerata
una derivazione dell'antichissima tecnica della "legatura
a piombo": invece di utilizzare vetri colorati di
piccolo spessore, mediamente 4 mm, si impiegano le Dalles,
spesse 25 mm, che vengono legate con calcestruzzo armato,
invece che con profili di piombo.
E' una tecnica in continua evoluzione: abbastanza recentemente,
ad esempio, è stato introdotto l'impiego come legante
di speciali resine epossidiche al posto del cemento armato.
Anche le procedure preliminari per la realizzazione di
una vetrata Dalle hanno molto in comune con quelle delle
vetrate legate a piombo. Innanzi tutto si prepara un bozzetto
in scala dell'opera che si vuole eseguire, poi si passa
al "cartone", un disegno a grandezza naturale
della vetrata, che verrà utilizzato sia per il
taglio dei singoli vetri che per la composizione della
vetrata.
Il taglio dei singoli pezzi di vetro, invece, è
un po' più complesso a causa del loro elevato spessore.
Usando come traccia il disegno del cartone, si incide
sulla superficie della Dalle il contorno del pezzo da
ricavare, poi si appoggia la Dalle su una lama di acciaio
(lo stesso "tagliolo" usato per i mosaici) e
si batte ripetutamente sul vetro con uno speciale martello
(anche qui è lo stesso attrezzo, la "martellina",
usato dai mosaicisti).
Il taglio è lasciato intenzionalmente grezzo per
ottenere interessanti effetti di luce.
Una volta ricavati tutti i pezzi, si compone con questi
il disegno della vetrata disponendoli all'interno di un
telaio in legno. A questo punto si riempiono gli spazi
tra vetro e vetro con calcestruzzo, opportunamente armato
con un intreccio di fili di ferro, o con resina. Dopo
alcune ore si procede alla pulizia, con segatura di legno,
delle due facce della vetrata per rimuovere l'eccesso
di cemento o di resina.
Messe a confronto con le vetrate classiche legate a piombo,
dal punto di vista tecnico le vetrate Dalles sono infinitamente
più resistenti, consentono una minore dispersione
di calore e garantiscono una maggiore attenuazione dei
rumori provenienti dall'esterno.
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LE
VETRATE DALLES REALIZZATE DA NOVAMOSAICI
Novamosaici realizza le sue vetrate artistiche
a Dalles con tecniche esclusive messe a punto nel corso
dei suoi oltre cinquant'anni di attività. Nelle
vetrate dei fratelli Toniutti la loro superficie
viene opportunamente lavorata in modo da ottenere dal
vetro vibrazioni di luminosità del colore. L'accurata
composizione del legante e i particolari sistemi con cui
viene realizzata la sua armatura rappresentano altrettanti
"segreti di bottega" del laboratorio di Bollate.
Vengono così create pareti estremamente luminose
e resistenti che possono raggiungere qualsiasi dimensione
e che danno alla luce la possibilità di "esprimersi"
con una varietà infinita di colori, a seconda della
sua intensità nei differenti momenti della giornata.
Sta qui il segreto e il valore della vetrata in vetri
Dalles: estremamente laboriosa nella lavorazione, soprattutto
nella figura e in certi particolari, ma di grande effetto
cromatico.
Le vetrate Dalles, realizzate da Novamosaici
con i maggiori artisti contemporanei Italiani e stranieri,
hanno trovato collocazione in tutto il mondo: nell'edilizia
sacra, pubblica e residenziale e nell'arredo urbano.
Gli incarichi che pervengono al laboratorio Toniutti
sono sempre in aumento così come le nuove idee
e le sperimentazioni su tecniche e materiali innovativi.
Il mercato delle vetrate d'arte, in Italia così
come in Europa e nel resto del mondo, è in forte
crescita nel privato (decorazione di abitazioni, piscine,
spazi esterni, sedi di banche e società, alberghi,
terme, ecc.), nel pubblico (arredi urbani, fontane, monumenti,
enti e strutture pubbliche, ecc.) e nell'ambito dei luoghi
di culto (chiese, basiliche, monasteri, abbazie, santuari,
cappelle, istituti religiosi, ecc.).
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Padre Francesco Radaelli
Padre Francesco Radaelli
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